Un progetto ispirato all’omonima opera di Peter Handke, Premio Nobel per la Letteratura 2019.
Racconta la fugacità dell’incontro con l’altro. Cosa ci resta nella memoria di qualcuno solo di passaggio nella nostra vita? Un ricordo sfocato, un corpo che mantiene solo la sua idea di corpo e che diventa macchia indistinta del paesaggio.
Peter Handke conduce il suo gioco scenico descrivendo, attraverso una lunga didascalia-racconto, i dettagli delle persone che attraversano lo spazio di una piazza e scompaiono dietro l’angolo subito dopo. Nient’altro.
Ho immaginato di fare lo stesso. Cogliendo i riflessi dei bagnanti sulla costa di Carcavelos, in Portogallo, paese in cui vivo dall’ultimo anno e mezzo.